Pane di Sant'Antonio
La tradizione di benedire il pane in onore di sant'Antonio e di distribuirlo poi in cambio di libere offerte da devolvere alle opere di carità ha le sue origini nel miracolo di risurrezione del piccolo Tommasino attribuito al Santo. Qui la storia
Miracolo del piccolo Tommasino
Un bimbo di venti mesi, di nome Tommasino, i cui genitori avevano l'abitazione vicino alla chiesa del beato Antonio, in Padova, fu lasciato incautamente da sua madre accanto a un recipiente pieno d'acqua. Allorché quella donna fece ritorno a casa, vedendo emergere i piedi del bambino da quel mastello, vi si precipitò, e vide che la testa del figlio stava all'ingiù, nel fondo del recipiente, mentre i piedi si levavano sopra. Urlando trasse fuori il piccino, ormai rigido e morto. Piangendo e lamentandosi ad alta voce, mise sossopra tutto il vicinato. Numerose persone accorsero sul posto, compresi alcuni frati in compagnia degli operai che lavoravano a certe riparazioni nella chiesa di sant'Antonio. Avendo constatato che il piccolo era sicuramente morto, ebbero compassione della sofferenza e delle lacrime della madre. Costei però, ricorrendo alla intercessione del beato Antonio, si mise ad implorarne l'aiuto; e fece voto di distribuire ai poveri la quantità di grano corrispondente al peso del bimbo, se il beato Antonio lo avesse risuscitato. Passato un po' di tempo, il bambino risorse e fu ridato vivo a sua madre.
P. Vergilio Gamboso, ofm conv. "Libro dei miracoli di Sant'Antonio di Padova". Edizioni Messaggero Padova, 1999.
La nostra Comunità Parrocchiale non è sfuggita a questa crisi. La difficoltà di pagare le bollette, comprare medicine o semplicemente fare la spesa, è una realtà che ci appartiene.
Spesso non si ha il coraggio di chiedere aiuto a parenti o amici. Si sceglie di soffrire in silenzio.
Tutti insieme possiamo dare un po' di sollievo ai nostri fratelli:
- lasciando un'offerta nella cassetta
- portando prodotti alimentari a lunga scadenza e prodotti per l'igiene della casa e/o della persona da lasciare nella cesta.
Chi sta vivendo questa difficoltà economica può tranquillamente rivolgersi al parroco. L'aiuto verrà dato rispettando la massima riservatezza.