A proposito del Referendum del 12-13 giugno 2011
Carissimi, il prossimo 12 e 13 giugno sono stati indetti quattro quesiti referendari che trattano due sulla privatizzazione dell'acqua, uno sull'installazione di centrali nucleari in Italia e un altro sul cosiddetto legittimo impedimento.
Referendum acqua
Si ritiene doveroso partecipare ai referendum del prossimo 12 e 13 giugno in quanto soprattutto per quanto riguarda la privatizzazione dell'acqua si tratta di un bene essenziale e in particolar modo per il credente si tratta di un dono di Dio che certamente non può essere privatizzato. Inoltre una tale politica oltre a portare all'espropriazione di un bene collettivo porterà certamente ad un aumento dei costi a tutto discapito delle persone più bisognose, che si troverebbero ad essere private di un bene essenziale alla sopravvivenza dell'uomo.
È certamente importante l'apporto che può dare l'iniziativa privata allo sviluppo della nostra nazione, ma non certamente nel caso di gestione di un bene pubblico, necessario ed irrinunciabile. Mentre sarebbe giusto sollecitare la classe politica ad avere una particolare attenzione verso l'acqua per non sprecarla e per un utilizzo più razionale.
Referendum nucleare
Si ritiene che sia giusto, prima di prendere una decisione in merito all'installazione di nuove centrali nucleari, consultare l'opinione pubblica visto che già in precedenza ci si era pronunciati chiaramente sul non volere nuove centrali nucleari e poi in particolar modo alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno dimostrato come ci siano ancora tanti passi da fare verso la sicurezza.
Referendum "legittimo impedimento" legge che permette alle principali cariche pubbliche di non presenziare ad udienze giudiziarie se coincidenti con impegni politici.
Si ritiene che sia da salvaguardare, in particolare in questo periodo così difficile dal punto di vista sociale, etico e morale, l'uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge.
Vi invitiamo quindi ad andare a votare il prossimo 12 e 13 giugno e di votare SI a tutti e quattro i quesiti referendari.
Il Consiglio Parrocchiale di Azione Cattolica
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