Chiesa parrocchiale di Santa Margherita

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Chiesa S. MargheritaLa costruzione della Chiesa di Santa Margherita è iniziata nell’anno 1395 dagli abitanti del casale di Coreno, che, indotti dalla distanza di circa due miglia dalla chiesa parrocchiale di San Michele di Fratte che rendeva molto disagevole recarsi in chiesa attraverso un sentiero angusto, chiedono al Cardinale Bartolomeo l’assenso per l’edificazione di una chiesa, da realizzare con fondi e mezzi propri. Con Bolla del 24 ottobre 1395 il Prelato esprime il consenso per l’iniziativa. La costruzione fu ultimata nell’anno 1445, quando fu eretta a parrocchia di Santa Margherita nel giorno 15 marzo da Mons. lacobo, vescovo di Gaeta.

Nel tempo la chiesa fu ampliata con tempi e modalità che non conosciamo, anche grazie alle donazioni private che hanno portato alla costruzione delle cappelle laterali in tempi e modi differenziati, come dimostrato anche dall’asimmetria che caratterizza queste ultime.
Il 25 magio 1687 la chiesa fu devastata da un incendio, che fece restare in piedi solo le mura, come riportano le testimonianze scritte del tempo; la gravità dell’incendio si spiega con il fatto che la volta della chiesa era tutta di legno infisso su grosse travi, mentre nell’abside vi era l’organo, il coro dei sacerdoti, e poco più lontano il pulpito, tutto in legno. La chiesa venne ricostruita e riconsacrata il giorno 11 maggio 1777.
Fino al 1793 l’organo e il coro erano situati dietro l’altare maggiore, che in questa epoca fu collocato in fondo all’abside con aumento di un gradino, mentre il coro dei sacerdoti fu posto ai lati e l’organo fu trasportato in fondo alla chiesa su apposito palco in muratura. Nel 1890 il coro fu definitivamente tolto.
Il terremoto di Avezzano nel 1909 produsse larghe fenditure alla fabbrica e particolarmente nell’abside e la chiesa si era ridotta in uno stato miserevole. Nel 1936 a cura del comune e con l’aiuto del popolo l’edificio fu completamente rinnovato. La seconda guerra mondiale non risparmiò la chiesa appena rimessa a nuovo, e con i continui bombardamenti fu completamente devastata. Nel 1950 fu ricostruita ad opera dello Stato.
La Chiesa ha tre navate, di culla mediana è la maggiore, essa è stata in gran parte ricostruita e rinnovata dopo le distruzioni dell’ultima guerra mondiale. Solo le cappelle laterali sono rimaste incolumi, eccetto nei tetti e nei quadri andati quasi tutti distrutti. I soffitti, le colonne, gli archi, i tetti, il pavimento sono stati completamente rifatti ex novo, mentre solo piccoli restauri sono stati necessari alle cappelle laterali. Anche la cantoria è stata completamente rifatta e un nuovo grande organo vi è stato installato. L’abside conserva l’altare primitivo in marmo policromo. Nei lati sono stati sistemati quadri dipinti su tela a olio, riproducenti i misteri principali della Redenzione. Ai due lati dell’abside sono sistemati la sagrestia e l’ufficio parrocchiale con annessi la casa canonica; il campanile ha il pubblico orologio a tre campane.

L’edificio si presenta oggi in forma compatta e regolare; la struttura è costituita da murature in pietrame di varia pezzatura e malta di pozzolana. La parete che costituisce la facciata principale è composta da muratura di pietrame, ed è collegata alla torre campanaria. Le aperture e gli spigoli della facciata sono ben evidenziati da una serie di cornici e rilievi di blocchi di pietra squadrati, estremamente semplici nelle linee e nelle proporzioni. Il tetto dell’edificio risulta per la parte centrale a due falde realizzato con capriate in legno e copertura con tegole marsigliesi, mentre le navate laterali sono coperte con due terrazze praticabili.

Nel 2000 la chiesa è stata oggetto di un intervento di recupero, con contributo regionale, con le seguenti opere: verifica strutturale delle coperture e loro manutenzione; rimozione dei rivestimenti parietali con lastrame di pietra collocati a seguito di rimaneggiamenti post-bellici; riqualificazione delle pilastrate, con la ripresa della pietra bocciardata già esistente; rifacimento degli intonaci e della tinteggiatura; rifacimento degli impianti; sostituzione della pavimentazione. Durante il corso dei lavori sono stati fatti dei ritrovamenti molto importanti, sia di carattere architettonico che storico: strutture in pietra originarie dell’intervento edilizio di epoca medievale; resti di tombe di sepoltura nella navata centrale; affreschi di notevole importanza storica; pavimentazioni in ceramica medievale in alcune cappelle laterali.

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